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CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE DEL GOJI
Dal momento dell'impianto consiglio di irrigare il Goji con sufficiente regolarità, per permettere alla pianta uno sviluppo vigoroso e regolare, che rappresenta l'obiettivo primario del primo anno di coltivazione. Trascorsa la prima stagione, il Goji richiederà comunque acqua per produrre quantità e pezzature di frutti interessanti. La massima produttività, se la potatura e l'allevamento sono stati ben condotti, si ottiene tra il 5° e 6° anno dall'impianto. Ovviamente essendo le condizioni ambientali peculiari e cambiando davvero molto da area climatica ad area climatica. Così si possono avere ritmi diversi di crescita e diverse risposte alla coltivazione. Tali reazioni sono causate per lo più dalle differenze pedo climatiche del terreno. Mediamente la pianta sviluppa meglio su suoli argillosi, ben esposti, irrigui ma senza ristagni idrici. ama ph da neutri a basici e climi miti, pur resistendo ad oltre 20 ° C sotto lo zero.
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La pianta inoltre gradisce un buon apporto di azoto, somministrato come pellettato organico semi interrato o in superficie o come altro concime di sintesi. State sempre attenti alle quantità erogate, perché troppo concime, soprattutto azoto di sintesi, può procurare terribili ustioni a foglie e radici, fino a provocare la morte della pianta. Per evitare tali inconvenienti basta somministrare piccole quantità un po' più spesso. Per essere molto pratici, dovendo concimare con urea o nitrato, basteranno 40-50 palline distribuite nell'area perimetrale della pianta a circa 20 cm dal fusto, per coprire il fabbisogno di circa 15-30 giorni.
Lo stesso vale per chi come me usa concimi bio. Distribuire una manciata o 2 di pellet con titolo azotato del 10 o 11(il titolo di un concime è la % minerale che contiene, in questo caso N - Azoto-). Questa modalità si può ripetere da maggio ad agosto.